È ora di abbandonare il tuo lavoro?

Di
Tiziana Tripepi
6 Dicembre 2012

La situazione lavorativa in Italia non è delle migliori: secondo dati Istat, ad ottobre, il tasso di disoccupazione ha superato l’11,1%. Non solo, i lavoratori precari stanno raggiungendo quasi quota 3 milioni.

In un contesto del genere, pensare di abbandonare il proprio posto per trovare qualcosa di meglio diventa un’idea sempre più folle. Anche se vivi ogni giorno con frustrazione e insoddisfazione.

La paura di fare un passo falso aggiunta al pensiero dei figli, del mutuo, di un possibile matrimonio ci bloccano le gambe e ci impediscono di migliorare la nostra condizione. Eppure qualcuno ce l’ha fatta, rimboccandosi le maniche.

Del resto, essere imprenditivi significa anche questo: avere la consapevolezza di valere e correre dei rischi per raggiungere dei risultati migliori che ti permettano veramente di fare la differenza. Dentro e fuori dal tuo ufficio.

Se vuoi solo capire come dare il massimo sul posto di lavoro perché non senti l’esigenza di cambiare, puoi leggere il nostro articolo “Imprenditività: 6 regole per essere speciali in ufficio”.

L’essenziale è lottare per dare il massimo, sia che tu decida di rimanere nella tua condizione attuale, che di attivarti nella ricerca di altro. Per capire cosa fare, è però necessario in primo luogo capire ciò di cui hai bisogno.

Perché lasciare il lavoro potrebbe essere la soluzione

Il primo chiaro segnale che ti dice che ciò che stai facendo non va più bene è la profonda insoddisfazione che provi.

Se è sempre più difficile lasciare casa per recarti in ufficio e soprattutto se dentro di te si è spento il bisogno di crescere, significa che è giunta l’ora di apportare cambiamenti importanti nella tua vita.

Certo, cambiare in un contesto del genere è difficile, ma a volte è necessario. Puoi sentirti felice e soddisfatto il primo giorno di lavoro, magari dopo le feste, ma presto le tue energie e la tua intelligenza saranno risucchiate via da una cosa che odi.

Se non fai nulla, è quasi impossibile che la tua condizione migliori da sola e che il tuo livello di infelicità si abbassi.

Cosa fare quando odi il tuo lavoro

Quando stai male, ci sono alcune domande che devi porti per capire se la situazione che stai vivendo è una cosa che dipende esclusivamente da te, o dal contesto nel quale sei inserito.

Ecco sei 6 cose che puoi fare per capire se è il caso di rimanere o andare via:[styled_list style=”check_list” variation=”blue”]

  • autovalutazione. È il primo passo essenziale da compiere: fai una lista dei pro e dei contro del tuo lavoro. Questo ti aiuterà a comprendere cosa odi veramente in ciò che fai;
  • capisci se sei insoddisfatto di te stesso o del tuo lavoro. Ad esempio, se sei stressato e credi che cambiare lavoro sia la soluzione giusta per allentare la tensione, stai sbagliando. Se stai male, il tuo malessere ti seguirà ovunque andrai: troverai sempre una ragione per demoralizzarti;
  • parla col tuo capo. Spiegagli cosa stai vivendo, non gettare subito la spugna, soprattutto se hai sempre creduto nel progetto. Potreste riuscire a trovare una soluzione insieme;
  • dai sempre il massimo. Cerca sempre di essere impeccabile e di dare il massimo: non avrai nulla da recriminare e, se deciderai di abbandonare il tuo posto, potrai mantenere rapporti e contatti che saranno utili in futuro. Per farlo, concentrati sulla parte di lavoro che ti gratifica di più;
  • stila un piano per la tua carriera. Cerca di capire qual è il tuo obiettivo, cosa vuoi fare e dove vuoi arrivare e, soprattutto, se ciò che cerchi è nel tuo lavoro attuale. Scrivi il business plan della tua vita, con bilanci, opportunità, mezzi necessari, rischi e piani di recupero.[/styled_list]

Alla fine di questa operazione dovresti aver capito cosa vuoi ma, se non hai ancora le idee chiare, ecco un’ultima sezione con cui confrontarti.

Quando non hai altra scelta

Di seguito, alcuni chiari segnali che indicano che è giunto il momento di cercare altrove. Se ti trovi in questa situazione, non essere avventato, valuta sempre pro e contro. Ma se dentro di te sai di aver fatto del tuo meglio e sei ancora infelice, allora soppesa bene questi campanelli di allarme:[styled_list style=”check_list” variation=”blue”]

  • sei sottopagato. Il denaro non è tutto, è vero. Ma se non sei soddisfatto e non riesci a pagare le bollette a fine mese, vale davvero la pena continuare a svendere le tue energie e il tuo cervello?;
  • sei sottovalutato. Tutti hanno bisogno, di tanto in tanto, di una pacca sulla spalla. La gratificazione può anche non essere fondamentale, ma è essenziale che ti venga permesso di crescere e avanzare nella tua carriera;
  • non ti vengono date le giuste risorse per fare il tuo lavoro. Sai che potresti fare molto di più per aiutare l’azienda, ma non ti vengono date le giuste risorse per esprimere al meglio le tue capacità;
  • hai finito di imparare. Imparare cose nuove è il migliore investimento che puoi fare nella tua vita. Se il posto di lavoro non stimola il tuo intelletto e non ti porta a migliorare, hai smesso di scommettere su te stesso;
  • non è ciò che ti serve. Fai un bilancio, se il lavoro non è più in linea con i tuoi bisogni, non è più adatto a te;
  • desideri cambiare settore. Hai scelto di investire in un ramo che la tua azienda non ricopre;
  • quando hai un pessimo rapporto col capo. Il tuo capo ha un impatto molto importante su ciò che fai. Anche se spesso cerchi di focalizzarti solo su te stesso. Prima di prendere decisioni avventate, però, cerca di fare le corrette valutazioni. Non c’è più niente da fare se hai provato di tutto per cambiare il vostro rapporto e l’altra parte è sorda ai tuoi tentativi, se è inaffidabile e non ti rispetta.[/styled_list]

Queste sono solo alcune indicazioni da tenere presenti se senti che nella tua vita potresti dare di più. Certo, ricorda sempre di fare un bilancio concreto tra ciò che vuoi, ciò che hai e ciò che potresti ottenere.

Misura ciò che fai con le tue passioni: se il tuo cuore è spento, è spenta anche la tua vita. Cerca di fare in modo che ogni giorno tu riesca a tornare a casa soddisfatto e con un bagaglio di conoscenze sempre più consistente. Non avere paura dei cambiamenti, se credi veramente in ciò che fai, la tua motivazione sarà la tua fortuna.

Questo è ciò che fa la differenza tra un imprenditivo e una persona che ha deciso di spegnere il suo futuro.

E tu, ti senti imprenditivo? Senti il bisogno di cambiare?

Giuseppina Ocello

(Fonte Foto: Utente Flickr @boetter)

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