La pizzeria “impossibile” che regala pizze e aiuta i ragazzi a rischio

Di
22 Aprile 2013

Finché c’è pizza c’è speranza, non è il titolo dell’ultima commedia di un regista napoletano, ma di un’iniziativa di solidarietà che vede protagonisti quindici ragazzi, alcuni provenienti da quartieri disagiati, altri “a rischio” segnalati dal Tribunale dei minori di Napoli.

Il progetto, organizzato dall’Associazione Scugnizzi con la partecipazione della catena di pizzerie Fratelli la Bufala, offre a questi giovani “difficili” un percorso di formazione di 200 ore al termine del quale diventeranno pizzaioli professionisti.

Per abituarli alla professione, gli enti organizzatori hanno messo su, nel cuore di Napoli (in via De Blasiis), la Pizzeria dell’Impossibile, un nome suggestivo per un luogo che diventa di alto valore sociale: qui i ragazzi lavoreranno per offrire pizze gratis alle famiglie con difficoltà economiche dell’area:

In questo modo permettiamo ai ragazzi di allontanarsi dalle sirene del guadagno facile della malavita, e di lavorare duramente, mettendo le loro abilità al servizio della comunità» spiega Antonio Franco, presidente dell’Associazione.

 Come nasce la Pizzeria dell’Impossibile?

In realtà, più che una pizzeria è una vera e propria scuola. Prendiamo ragazzi difficili che non sono ancora stati per fortuna “scottati” dalla vita, e li introduciamo in un percorso professionale e sociale. Per realizzare il progetto abbiamo richiesto una struttura al Comune. I Fratelli la Bufala hanno provveduto alla ristrutturazione dei locali».

Come è organizzata la formazione e il lavoro dei ragazzi?

Fino a mezzogiorno seguono corsi di pratica e di teoria, grazie alla collaborazione di pizzaioli professionisti e di laureati in Agraria. Poi da mezzogiorno fino alle tre, lavorano al servizio della comunità, preparando le pizze che vengono offerte ai bisognosi. Al termine del percorso i più bravi saranno assunti in uno dei 100 locali della catena La Bufala, sparsi nel mondo».

Avete anche avviato una scuola di pizzeria all’interno carcere di Nisida. Da quanto tempo è attiva e cosa fa?

Il progetto Finché c’è Pizza c’è speranza nasce tre anni fa all’interno del carcere minorile. Da allora è attiva una scuola per pizzaioli che forma i ragazzi e offre ad alcuni di loro la possibilità di un riscatto sociale. Daniele, per esempio, fino al 2012 stava scontando lì la sua pena. Oggi lavora a Malta in uno dei punti vendita La Bufala. Stesso discorso per un altro dei nostri ragazzi che attualmente è impiegato a Napoli in un altro ristorante della catena. La Pizzeria dell’impossibile estende questo progetto e lo porta all’esterno del carcere. Con l’obiettivo di aiutare i ragazzi prima che commettano reati».

 INFO: http://bit.ly/12B8cIs

 Giancarlo Donadio

logo-footer

Direttore responsabile: Donato Parete     

Editore: Millionaire.it Srl – Indirizzo: Largo della Crocetta, 2 20122 Milano (MI) Italia

Partita IVA: 12498200968 – Numero iscrizione ROC: 38684

Hosted by Kinsta

© 2025 millionaire.it.
Millionaire
Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili. Clicca per consultare la nostra Privacy Policy

Se disattivi completamente i cookie, potresti disabilitare alcune funzionalità del sito. Anche con tutti i cookie disabilitati, il tuo browser continuerà a memorizzare una piccola quantità di informazioni, necessarie per le funzionalità di base del sito.

I cookie scaricati dal presente sito avranno una validità di 12 mesi, periodo dopo il quale verrà nuovamente richiesta la tua espressione di consenso.
Qualora tu chiuda il banner mediante la “x”, senza indicare la tua accettazione o meno dei cookie di profilazione, il consenso potrà esserti richiesto nuovamente dopo un periodo non inferiore ai 6 mesi. Anche nel caso in cui tu abbia negato il consenso all’utilizzo dei cookie, non potrà esserti richiesto nuovamente se non siano trascorsi almeno 6 mesi da quando hai effettuato la scelta.

Il consenso potrà invece esserti di nuovo richiesto quando mutino significativamente le condizioni del trattamento (ad. es. nuove terze parti coinvolte), o se sia impossibile per il sito sapere se i cookie siano già stati memorizzato sul dispositivo (es. se scegli di cancellare i cookie installati sul tuo dispositivo).

E’ possibile in ogni caso consultare e modificare tale espressione in qualunque momento attraverso questa pagina.