Lezioni di calcio e di business made in Germany

Di
Redazione Millionaire
3 Maggio 2013

Forse non avranno l’entusiasmo degli spagnoli, l’allegria dei brasiliani, l’elasticità degli italiani. E neanche il bon ton dei francesi o la sobrietà degli inglesi.

Eppure i tedeschi vincono e soprattutto convincono. E danno lezioni di business anche attraverso lo sport. L’ultima affermazione qualche giorno fa quando il Bayern Monaco e il Borussia Dortmund hanno umiliato le più quotate e – diciamolo pure, simpatiche – squadre spagnole, il Barcellona di Messi e il Real Madrid di Ronaldo, due fuoriclasse, il cui valore di mercato supera quello dell’intera rosa del Borussia.

Ma come fanno i tedeschi a essere sempre sulla cresta dell’onda, a superare indenni crisi e capovolgimenti della storia? Qual è la loro tattica?

Lezione n°1. «Le sconfitte ispirano le vittorie»

Cosa facciamo noi italiani quando ci accorgiamo che le cose non vanno? In linea generale, le buttiamo nel cestino e ripartiamo da zero. Basta pensare al vulcanico presidente del Palermo, Zamparini che “brucia” ogni anno allenatori su allenatori. I tedeschi, al contrario, sembrano aver imparato l’arte della sconfitta.

Negli ultimi anni, il Bayern ha perso tre finali di coppa. Ma la squadra non è stata rivoluzionata, perché il progetto andava nella giusta direzione. Insomma, poca improvvisazione e molta progettualità, parole che dovrebbero ispirare le azioni di ogni buon imprenditore.

Lezione n°2 «Il team vince sul singolo»

Come si battono squadre imbottite di campioni lo spiega bene la parabola del Borussia Dortmund, che gli scommettitori davano per spacciata contro il Real Madrid. Nella partita di andata dove i tedeschi hanno rifilato ben quattro gol agli spagnoli, è emersa una vecchia formula, troppo spesso dimenticata: una squadra dove ognuno ha una sua precisa posizione, sa cosa fare e in quale direzione muoversi, può battere o almeno giocarsela, contro i più temibili competitor.

Le storie di impresa di successo, che Millionaire racconta ogni mese, hanno quasi tutte un comune denominatore: senza un buon team, organizzato e coinvolto, si fa poca strada in qualsiasi business.

Lezione n°3 «Chi sa gestire è il bene più prezioso per un’azienda»

Hai un’idea meravigliosa, colleghi motivati e disposti a lavorare anche di notte, ma c’è qualcosa che non va. In ogni squadra, e il Bayern e il Borussia con i due ottimi allenatori, Heynckes e Klopp, lo dimostrano, c’è bisogno di un timoniere che conosca i suoi uomini e sappia trarre il meglio da ognuno. Quando questa figura manca, l’azienda ha poca strada davanti. L’esempio vincente delle squadre tedesche rivela come un buon imprenditore debba entrare in sintonia con i suoi uomini e scendere dal piedistallo.

Ciò detto, la nostra Nazionale ha battuto molto spesso quella tedesca (come dimenticare la finale del 2006?) Ma proviamo a immaginare che grandi traguardi potremmo raggiungere, nello sport e nella vita, se alla nostra creatività unissimo le abilità di gestione, la capacità di costruire team solidi e la pazienza di aspettare i risultati dei tedeschi.

Redazione

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