Oggi, non basta essere bravi nel proprio lavoro. Bisogna anche diventare bravi nel presentarsi agli altri, fare personal branding. Il Web è una ribalta immensa e gratuita, ma va saputa usare.
Promuoversi alla stregua di un prodotto o di una marca, è un’esigenza sempre più diffusa. Serve a chi cerca lavoro e a chi lo vuole cambiare. A chi fonda una startup e a chi vuole aumentare il giro d’affari di un’attività commerciale o in proprio.
Ma attenzione, il personal branding non è per tutti. «Dovrebbe farlo chi ha già chiaro il suo modello di business, cioè sa quali attività svolge e con quali risultati. E vuole comunicarne in modo efficace i benefici agli interlocutori» spiega Luigi Centenaro, esperto di personal branding e inventore del personal branding canvas.
Parafrasando la massima di John Kennedy: «Non chiederti che cosa un’azienda può fare per te, ma che cosa puoi fare tu per un’azienda».
Per riuscirci al meglio, bisogna partire dalle proprie competenze, valorizzarsi, creare un’identità, differenziarsi. E trovare i giusti canali per presentarsi agli interlocutori potenzialmente interessati a noi. Quattro gli step: scopri, innova, valida, attiva.
Sul numero in edicola di Millionaire, trovate tanti consigli per fare personal branding nel modo giusto. E il link a cui scaricare il personal branding canvas, lo schema ideato da Cenenaro che aiuta a fare il punto della situazione, fissare gli obiettivi e massimizzare le possibilità di raggiungerli.
Il 27 marzo, poi, Cristiano Carriero tiene a Milano il corso “Social netwok e personal branding”. Dalle 14 alle 18, a Copernico (zona stazione Centrale), 90 euro più Iva. Un corso targato Millionaire, utile e pratico, per vendere (e vendersi) sui social.
Per info e programmi: corsi@millionaire.it.
Di personal branding parliamo domenica intorno a mezzogiorno a Radio Monte Carlo con Chiara Papanicolaou, nell’ambito di una nuova partnership fra la nostra rivista e la radio monegasca.