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Vi spiego la quarta rivoluzione industriale

Di
Massimo Temporelli
22 Maggio 2018

Viaggio nell’affascinante mondo di atomi e bit, oggetti fisici ed elettronica digitale. Con un grande esperto: Massimo Temporelli, cofounder e presidente di TheFabLab, fisico, scrittore e storico della tecnologia.

Partiamo con un po’ di storia: il termine Industry 4.0 si deve a tre consulenti del governo tedesco (Henning Kagermann, Wolf-Dieter Lukas, Wolfang Wahlster) che, nell’aprile del 2011, presentarono un documento alla Fiera di Hannover, dal titolo “Industria 4.0: l’Internet delle Cose sulla strada della quarta rivoluzione industriale”. ll documento, facilmente reperibile in Rete anche tradotto in italiano, delineava molti dei concetti e dei termini che oggi caratterizzano molti piani industriali di aziende e governi dei Paesi industrializzati. Nella loro lungimirante visione, i tre consulenti tedeschi introdussero e descrissero il concetto di “Sistemi Cyber Fisici”, ovvero di sistemi (fabbriche, prodotti o servizi) come mix perfetto di atomi e bit, di oggetti fisici che si fondono con l’elettronica digitale, con l’informatica e la Rete.

Le macchine dialogano tra loro

La fabbrica, in primis, si trasformerà e diventerà un sistema cyber fisico. Sistema in cui le macchine utensili digitali, come torni, frese a controllo numerico, stampanti 3D, ma anche robot e sistemi di automazione e logistica digitalizzati, dialogheranno tra loro (Machine to Machine, M2M) e con i dispositivi puramente digitali (pc, smartphone, tablet) in mano agli operatori o in Rete.

I prodotti che verranno progettati e costruiti nelle fabbriche dell’epoca 4.0 non saranno più passivi ma, a prescindere dal settore merceologico, saranno gonfi di sensori ed elettronica e connessi in Rete, anche questi, quindi, saranno sistemi cyber fisici, digitali e atomici. In questo senso si parla di smart object o prodotto intelligente. Un prodotto che sarà attivo in fabbrica, così come sugli scaffali del negozio, ma anche tra le mani dell’untente finale. Questi prodotti stravolgeranno le nostre prassi sociali e di consumo nel prossimo futuro.

I servizi. Con gli smart object che raccolgono dati e sono sempre attivi in Rete, i servizi diventeranno avanzati, customer centric (personalizzati) e data driven (basati sui dati raccolti nell’ambiente dell’utente). Anche in questo caso nuove applicazioni ed esperienze caratterizzeranno la nostra vita di cittadini e consumatori.

Come cambierà la nostra vita in 30 anni

Automobili, banche, case, fabbriche, biciclette, scarpe e negozi, ogni aspetto della nostra realtà cambierà. Questa quarta rivoluzione industriale, come le tre precedenti, rivoluzionerà non solo la vita nelle fabbriche ma anche le nostre abitudini sociali. Ogni ambito della nostra vita cambierà, lavoreremo, abiteremo, mangeremo, viaggeremo e ci vestiremo in modo completamente nuovo. Ci vorranno 30 anni circa prima che questa trasformazione sarà definitiva, ma già oggi si vedono i primi vagiti di questa trasformazione.

Massimo Temporelli è il cofounder di TheFabLAb, laboratorio di digital fabrication nato a Milano nel 2013, che negli ultimi anni si sta specializzando nella digitalizzazione dei business legati alla manifattura. Novità delle ultime settimane: l’apertura di un secondo laboratorio a Torino, in Talent Garden Fondazione Agnelli, e l’entrata di tre soci: Gianfausto Ferrari, Francesco Beraldi e Giuseppe Aiello. Obiettivo: crescere.

Tratto da Millionaire di aprile 2018.

 

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